Il design conviviale e i sapori della nonna in una nuova idea di cucina urbana
ANNO: 2022
LOCATION: Lecce
SUPERFICIE: 150mq
SERVIZI FORNITI:
Consulenza
Progettazione
Supervisione
TIPOLOGIA: Ristorazione
BUDGET: €50.000,00
STATO PROGETTO: Completato
Nel centro storico di Lecce prende forma Cime di Rapa, un progetto di interior design che reinterpreta l’estetica e lo spirito della trattoria di una volta in chiave urbana e contemporanea.
Più che un locale di street food, Cime di Rapa è un luogo immersivo dove design e gastronomia dialogano per offrire un’esperienza autentica e multisensoriale.
Lontano dai codici visivi del fast food tradizionale, il progetto punta su un’estetica domestica e confortevole, evocando i ricordi della cucina della nonna, ma con un linguaggio architettonico nuovo. Al centro, un’idea di cucina urbana che coniuga ospitalità, sostenibilità e identità territoriale.
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Un verde che accoglie: palette e materiali
Elemento distintivo del progetto è la tonalità verde salvia, che riveste in modo omogeneo pareti, bancone e soffitto, creando un ambiente rilassante e coerente. Questo colore è stato scelto per la sua capacità di trasmettere naturalezza, freschezza e familiarità, evocando i paesaggi agricoli pugliesi e la genuinità delle cucine contadine.
La palette cromatica si completa con inserimenti in legno chiaro, superfici opache e finiture metalliche neutre. Il risultato è un’armonia visiva che unisce eleganza e semplicità, ideale per stimolare la memoria emotiva legata al cibo, ai profumi e agli spazi dell’infanzia.
Un elemento decorativo chiave è la carta da parati realizzata su disegno: elementi geometrici e naturali si intrecciano con figure giocose — come piccole scimmie — che aggiungono un tocco esotico e ironico allo spazio. Questi soggetti, fuori contesto rispetto al paesaggio salentino, raccontano però l’anima multiculturale del progetto, evocando un senso di viaggio e contaminazione visiva.
Design identitario e narrazione visiva
Il progetto d’interni di Cime di Rapa si distingue per la capacità di trasformare la funzione ristorativa in un racconto spaziale. Le nicchie espositive integrate nelle pareti, progettate su misura, richiamano le antiche dispense domestiche e ospitano prodotti locali, conserve e ingredienti stagionali.
Questo sistema espositivo non ha solo una funzione pratica, ma costruisce un percorso narrativo che parla di stagionalità, biodiversità e memoria culinaria, rafforzando l’identità visiva del brand.
L’arredo minimale e modulare, privo di tovagliati o strutture rigide, favorisce una fruizione informale e inclusiva dello spazio.
Il cliente si serve in autonomia, si siede dove preferisce — anche in tavoli condivisi — e può fermarsi pochi minuti o restare per l’intera giornata, grazie anche alla presenza di Wi-Fi e musica d’ambiente. Il modello di riferimento è il diner americano, ma radicato profondamente nella cultura dell’accoglienza mediterranea.
Cime di Rapa: interior design e sostenibilità sociale
Cime di Rapa nasce da un progetto di integrazione e formazione professionale lanciato nel 2017 da Agenzia Formativa Ulisse, con il sostegno della Fondazione CON IL SUD. L’idea iniziale era un food truck itinerante per formare giovani migranti nella ristorazione. Nel 2020, si è trasformata in un locale urbano permanente, progettato per essere accessibile, flessibile e radicato nel territorio.
L’impegno verso la biodiversità agroalimentare si riflette anche nelle scelte architettoniche e nei materiali. Ogni piatto servito è frutto di una filiera corta che spesso parte da coltivazioni gestite direttamente dal team del progetto. Ingredienti rari come la Col Rizz (cavolo riccio barese) o la Cima di Cola sono protagonisti di un menu attento alla stagionalità e alla salvaguardia del patrimonio agricolo pugliese.
In questo senso, il verde scelto per gli interni non è solo una decisione cromatica. È una dichiarazione di intenti: rappresenta la sostenibilità, l’attenzione all’ambiente, la valorizzazione del territorio e l’armonia tra cibo, spazio e persone.
